Sempre più diffuso il malcontento della cittadinanza per la presenza dei circhi con animali in città e per i loro squallidi “spettacoli” di sofferenza. Ad ogni circo che passa per Pesaro, sempre più persone su Facebook commentano indignate, chiedendosi perché il Comune non esegue maggiori e più precisi controlli su queste strutture, applicando a dovere il Regolamento comunale per la tutela degli animali (che, per quanto riguarda i circhi, prevede l’applicazione delle linee guida CITES) e vietando l’attendamento alle strutture che non rispettano nemmeno le già scarse norme che tutelano gli animali nei circhi. E sempre più cittadini si domandano come sia possibile che ancora, nel 2014, esista qualcuno che porta i propri bambini a vedere animali ridotti ad automi e costretti con la violenza a compiere stupidi esercizi dentro a un tendone.
Da tantissimi cittadini sono anche giunte proteste in merito al volantinaggio selvaggio e insistente iniziato dai circensi ormai più di due settimane fa, già da prima dell’arrivo del circo. Attività spesso anche pericolosa, dato che ci sono giunte segnalazioni di circensi che fermano le macchine in mezzo alle rotatorie e bloccano il traffico per consegnare i volantini pubblicitari, con rischi per la circolazione e senza nessun controllo da parte delle forze dell’ordine, anche per verificare il possesso delle autorizzazioni necessarie e il pagamento della relativa tassa. Lo stesso dicasi per le affissioni selvagge: come sempre accade (questa volta anche di più!) i manifesti del circo hanno invaso tutta la città e la lasceranno imbrattata per mesi dopo il passaggio dei carrozzoni. Anche in questo caso, nonostante le segnalazioni alle forze dell’ordine, non si riesce mai a capire se sia tutto in regola o se si tratti di affissioni abusive e quindi sanzionabili.
Per dare voce a questa Pesaro, alla Pesaro civile e rispettosa degli animali, l’OIPA ha organizzato domenica scorsa un presidio di sensibilizzazione e di protesta di fronte al circo Orfei, attualmente attendato a Pesaro. Le numerose persone intervenute hanno fatto opera di sensibilizzazione nei confronti del pubblico all’ingresso del circo, volantinando, mostrando cartelloni di protesta e spiegando al microfono come vivono gli animali nei circhi e cosa si nasconde dietro alle luci e ai lustrini del palcoscenico. Ci sono stati alcuni momenti di tensione con i circensi, che dal loro altoparlante hanno cercato di coprire le voci dei manifestanti con frasi deliranti rivolte al pubblico, tra cui “venite a vedere i nostri animali in libertà” e “gli animali sono addestrati con un metodo innovativo, basato sulla dolcezza”. Probabilmente queste persone non hanno ben chiaro il significato dei termini “dolcezza” e soprattutto di “libertà”.
Gli animali nei circhi sono nati e cresciuti in prigionia, la loro natura è stata piegata fin dalla tenera età con ricatti psicologici, privazione di cibo e violenze di ogni tipo. La loro vita è fatta di gabbie, recinti, camion, catene e privazioni di ogni genere. In loro è stato impresso il terrore per l’uomo e quando sono al centro del tendone, sotto gli occhi del pubblico, eseguono quei movimenti e quegli esercizi del tutto innaturali e umilianti per loro non certo perché “si divertono” ma solo per la disperazione e la paura delle conseguenze a cui andrebbero incontro nel caso in cui “sbagliassero” o si rifiutassero. Sono questi gli “spettacoli educativi” di cui continuano a vantarsi i circensi e che il nostro comune continua a proporre ai loro cittadini e ai bambini.
Vorremmo segnalare che la Provincia, in accordo con le associazioni animaliste del territorio, ha recentemente invitato tutti i comuni ad approvare un nuovo regolamento comunale sui circhi che prevedrebbe norme molto più severe delle attuali per l’attendamento dei circhi nei vari comuni. Chiediamo al Comune di Pesaro che si attivi al più presto per approvare questo regolamento. Dopo la vergognosa bocciatura in consiglio comunale della mozione anti-circhi dello scorso anno, l’approvazione di questo regolamento sarebbe davvero il minimo per garantire almeno un po’ di tutela ad animali purtroppo ancora oggi alla mercé di persone senza scrupoli.
Non ci stancheremo mai di gridare la nostra rabbia e di dare voce a chi non ce l’ha. Non ci stancheremo mai di chiedere la liberazione dei nostri fratelli schiavi e l’abolizione di questi luoghi di prigionia.

OIPA – Sezione di Pesaro-Urbino
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