Dal 2011 Nucleo, le Guardie Zoofile dell’OIPA Italia Onlus dell’art. 357 del codice penale pubblici ufficiali tutt’ora, un’opera di prevenzione e repressione contro qualsiasi forma di maltrattamento nei confronti degli animali, affiancando le stesse istituzioni e gli altri organismi preposti alla vigilanza sull’ osservanza delle leggi e regolamenti nazionali e locali relativi alla protezione degli animali, alla difesa del patrimonio zootecnico, faunistico ed ambientale.Come operano le Guardie Zoofile Oipa Le Guardie Zoofile operano interventi sia dietro segnalazione di privati cittadini, che tramite controlli a campione decisi dalle Guardie Zoofile stesse.

In conseguenza al servizio di vigilanza, le Guardie Zoofile di Pesaro e Urbino hanno ottenuto nella maggior parte dei casi un miglioramento delle condizioni di detenzione di molti animali di proprietà, non solo cani e gatti, ma anche conigli ed altri animali da cortile. Fondamentale si dimostra l’attività di informazione ed educazione dei proprietari e dei privati cittadini in genere, che spesso ignorano i requisiti, soprattutto in ambito amministrativo, per una corretta detenzione degli animali. La maggioranza delle verifiche operate dalle Guardie Zoofile, infatti, riguardano infrazioni di normative in ambito amministrativo relativamente alla detenzione di cani, tra cui soprattutto catene o box non conformi e mancate applicazioni di microchip / iscrizioni all’ anagrafe. Le Guardie operano inoltre controlli in materia di detenzione di avifauna protetta, di introduzione illecita di cani e di animali utilizzati per pratiche di accattonaggio, nonché di rispetto linee guida CITES relativamente ai comuni che vi attribuiscono funzioni di vigilanza. Alcuni casi rilevanti Nel 2012 le Guardie hanno presentato una Comunicazione di notizia di reato per violazione artt. 727 c2 e 544 ter c1 cp, relativamente alla detenzione di 70 cani in condizioni igienico-sanitarie precarie, in box non idonei per dimensione in rapporto al numero di cani inseriti e con reti e pavimentazione non in grado di garantire una corretta pulizia e disinfezione. Gli indagati sono stati rinviati a giudizio, ed a Maggio del 2015 il processo è tutt’ora in corso. Nel 2013 le Guardie hanno presentato una Comunicazione di notizia.

In conseguenza al servizio di vigilanza, le Guardie Zoofile di Pesaro e Urbino hanno ottenuto nella maggior parte dei casi un miglioramento delle condizioni di detenzione di molti animali di proprietà, non solo cani e gatti, ma anche conigli ed altri animali da cortile. Fondamentale si dimostra l’attività di informazione ed educazione dei proprietari e dei privati cittadini in genere, che spesso ignorano i requisiti, soprattutto in ambito amministrativo, per una corretta detenzione degli animali. La maggioranza delle verifiche operate dalle Guardie Zoofile, infatti, riguardano infrazioni di normative in ambito amministrativo relativamente alla detenzione di cani, tra cui soprattutto catene o box non conformi e mancate applicazioni di microchip / iscrizioni all’ anagrafe. Le Guardie operano inoltre controlli in materia di detenzione di avifauna protetta, di introduzione illecita di cani e di animali utilizzati per pratiche di accattonaggio, nonché di rispetto linee guida CITES relativamente ai comuni che vi attribuiscono funzioni di vigilanza. Alcuni casi rilevanti Nel 2012 le Guardie hanno presentato una Comunicazione di notizia di reato per violazione artt. 727 c2 e 544 ter c1 cp, relativamente alla detenzione di 70 cani in condizioni igienico-sanitarie precarie, in box non idonei per dimensione in rapporto al numero di cani inseriti e con reti e pavimentazione non in grado di garantire una corretta pulizia e disinfezione. Gli indagati sono stati rinviati a giudizio, ed a Maggio del 2015 il processo è tutt’ora in corso.

In conseguenza al servizio di vigilanza, le Guardie Zoofile di Pesaro e Urbino hanno ottenuto nella maggior parte dei casi un miglioramento delle condizioni di detenzione di molti animali di proprietà, non solo cani e gatti, ma anche conigli ed altri animali da cortile. Fondamentale si dimostra l’attività di informazione ed educazione dei proprietari e dei privati cittadini in genere, che spesso ignorano i requisiti, soprattutto in ambito amministrativo, per una corretta detenzione degli animali. La maggioranza delle verifiche operate dalle Guardie Zoofile, infatti, riguardano infrazioni di normative in ambito amministrativo relativamente alla detenzione di cani, tra cui soprattutto catene o box non conformi e mancate applicazioni di microchip / iscrizioni all’ anagrafe. Le Guardie operano inoltre controlli in materia di detenzione di avifauna protetta, di introduzione illecita di cani e di animali utilizzati per pratiche di accattonaggio, nonché di rispetto linee guida CITES relativamente ai comuni che vi attribuiscono funzioni di vigilanza. Alcuni casi rilevanti Nel 2012 le Guardie hanno presentato una Comunicazione di notizia di reato per violazione artt. 727 c2 e 544 ter c1 cp, relativamente alla detenzione di 70 cani in condizioni igienico-sanitarie precarie, in box non idonei per dimensione in rapporto al numero di cani inseriti e con reti e pavimentazione non in grado di garantire una corretta pulizia e disinfezione. Gli indagati sono stati rinviati a giudizio, ed a Maggio del 2015 il processo è tutt’ora in corso.

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Nello stesso anno sono stati inoltre effettuati 3 sequestri di cani utilizzati per la pratica di accattonaggio in violazione del Regolamento Tutela Animali del Comune di Pesaro, e 3 sequestri per introduzione illecita di cuccioli di cane. Nel 2014 le Guardie hanno presentato Comunicazione di notizia di reato per violazione degli articoli 727 c 2 e 544-Ter CP relativamente alla detenzione di un pony e cinque cavalli in condizioni di trascuratezza e incuria, incompatibili con la loro natura e produttive di lesioni e sofferenza. In Maggio 2015 è stata fissata la prima udienza. È stata inoltre presentata Comunicazione di notizia di reato per violazione degli articoli 727 c 2 e 544-Ter CP circa la detenzione di un merlo sottoposto senza necessità a sevizie e comportamenti insopportabili per le sue caratteristiche etologiche, per cui è stato emesso dal PM un decreto di perquisizione locale – sequestro. Infine, è stata presentata Comunicazione di notizia di reato per violazione degli artt. 544/ter CP e 727 II comma CP per un cane sottoposto senza necessità a sevizie e comportamenti insopportabili per le sue caratteristiche etologiche, e per cui è stato emesso Decreto penale di condanna.In ambito amministrativo, nello stesso anno le Guardie hanno, tra i vari interventi, operato un sequestro per vendita di collari con punte nel territorio del Comune di Pesaro, 3 sanzioni per detenzione di avifauna selvatica priva di contrassegno con relativo sequestro, e 3 sanzioni per violazione delle linee Guida Cites sul territorio del Comune di Pesaro