Dopo più di un anno di lavori e di confronti con le associazioni ambientaliste ed animaliste locali tra cui l’ OIPA della sezione di Pesaro, il Consiglio Comunale di Fano ha deliberato all’unanimità, l’approvazione del Regolamento per la tutela degli animali al seguito di circhi e mostre itineranti. Il regolamento sull’ attendamento dei circhi è stato presentato dall’Assessore Mascarin, nella serata di mercoledì 13 Luglio – alla presenza di un pubblico alquanto numeroso che ha atteso, in silenzio, fino alle ore 22:40 circa, il momento della discussione in aula.
Nessuna perplessità da parte dei componenti dei singoli schieramenti, sulla necessità ed importanza di dotare il Comune di Fano di una normativa regolamentare applicabile nella fase autorizzativa che in quella successiva di controllo, per consentire agli uffici comunali preposti, al servizio veterinario dell’Asur e alle forze di polizia giudiziaria, tra le quali le Guardie Zoofile delle associazioni, di verificare che vengano rispettate le Linee Guida elaborate nel 2006 dalla Commissione Scientifica CITES.
Uscendo dall’aula è emerso che anche a livello politico, si è preso coscienza che gli animali che vengono sfruttati nei circhi conducono una vita non rispondente alla loro natura e che solo la sussistenza di una legge nazionale che ancora oggi, ingiustamente, continua a concedere finanziamenti ai circensi, ha impedito il Comune di Fano, così come altri comuni del nostro Paese, di disporre il divieto assoluto di attendamento dei circhi. Ma apprezziamo la presa di posizione manifestata dal Sindaco del Comune di Fano che ha espressamente dichiarato che in presenza di situazioni di maltrattamento di animali firmerà volentieri una ordinanza di divieto di attendamento.
E gli altri Comuni della Provincia di Pesaro e Urbino? Cosa aspettano a farsi parti diligenti per assicurare quel minimo di tutela e di dignità per gli animali utilizzati nei circhi?
L’OIPA di Pesaro e Urbino, tramite le proprie Guardie Zoofile, assicurerà la vigilanza del regolamento per gli ambiti di propria competenza.